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Traduzioni spagnolo

Lo spagnolo, come primo idioma, è la seconda lingua più parlata al mondo.

È lingua ufficiale in 21 stati sovrani: Spagna, Messico, Colombia, Argentina, Perù, Venezuela, Cile, Equador, Guatemala, Cuba, Bolivia, Repubblica Domenicana, Honduras, Paraguay, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Portorico, Panama, Uruguay, Guinea Equatoriale ma è parlato anche da comunità minori in altri paesi per un totale di circa 570 milioni di persone, di cui 480 milioni sono madrelingua.

Come per inglese, francese e portoghese, la lingua spagnola deve la sua ampia diffusione in tutto il mondo al passato imperialista e coloniale della Spagna. La lingua spagnola, tra quelle romanze, ha la particolarità di aver subito influenze non solo dal latino ma anche, in buona parte, dall’arabo. Le differenze fonologiche, grammaticali e lessicali tra le varie versioni dello spagnolo parlato nel mondo sono più significative di quelle che si riscontrano paragonando tra loro Inglese Americano e Inglese Britannico oppure Portoghese Brasiliano e Portoghese Europeo.

Traduzioni Media si mette a tua disposizione per realizzare traduzioni dall’Italiano allo Spagnolo e dallo Spagnolo all’Italiano, oppure in altre combinazioni linguistiche. Nella nostra squadra ci sono traduttori e interpreti professionisti madrelingua spagnoli accreditati dalle maggiori associazioni di categoria del mondo. Per questo possiamo virtualmente tradurre in tutte le lingue, anche in spagnolo.

 


 

Settori traduzioni spagnolo

Ci occupiamo di traduzioni professionali, traduzioni tecniche, traduzioni marketing e di moltri altri ambiti. I nostri linguisti madrelingua spagnoli sono specializzati nei settori economici più richiesti nelle traduzioni:

 

 

Progetti traduzioni spagnolo

Qualunque sia la tua esigenza, sarà creato un progetto di traduzione Italiano vs Spagnolo o Spagnolo vs Italiano. Il project manager, a tua completa disposizione, analizzerà il testo da tradurre e, in base alle sue caratteristiche, individuerà il traduttore spagnolo che, per conoscenze ed esperienza, è il più adatto a svolgere il compito.

 


 

Preventivi traduzioni spagnolo

Richiedi pertanto un preventivo gratuito per una traduzione Italiano – Spagnolo o Spagnolo – Italiano. In base alla tua richiesta, alle caratteristiche del testo da tradurre e alla frequenza con la quale tu o la tua azienda avete bisogno di traduzioni, saremo in grado di offrirti tre servizi specifici per farti guadagnare in qualità e risparmiare in termini di costi e tempo.

 

Preventivo Gratuito

Ti risponderemo nel giro di 24h.

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Traduttore Italiano Spagnolo
 

Traduzioni in spagnolo

 

Come migliorare il proprio business con una traduzione spagnola professionale e di alto livello.

Sei alla ricerca di un’agenzia di traduzioni o di un traduttore madrelingua spagnolo che possano assicurare un lavoro professionale con dei costi adeguati? Ti sei stufato dei soliti traduttori improvvisati, il risultato del cui lavoro lascia sempre a desiderare? Allora sei arrivato nel posto giusto.

Traduzioni Media è un’agenzia di traduzioni professionale fondata in Italia nel 2007 e che, ad oggi, ha sedi in Italia, Regno Unito e Colombia ed opera in tutto il mondo grazie ad un’ampia rete di traduttori e consulenti linguistici. Le sue principali caratteristiche sono un approccio al lavoro artigianale, la minuziosa selezione dei consulenti in base a professionalità e qualità del lavoro, tempi di consegna rapidi e tariffe adeguate. La nostra esperienza nelle traduzioni in spagnolo, un ampio database di traduttori spagnoli certificati e la conoscenza di tutti i settori economici, ci permette, infatti, di rispondere alle richieste dei nostri clienti con la soluzione migliore.

Traduzioni Media si rivolge a tutte le aziende che vogliono comunicare in spagnolo come se si trattasse della propria lingua. Parliamo di aziende che hanno interessi commerciali in Spagna, in America Latina e in tutti gli altri paesi dove lo spagnolo è usato come lingua madre oppure come linguaggio commerciale. Queste aziende di solito hanno nel proprio staff personale non qualificato nelle traduzioni, anche se si tratta d’individui capaci e competenti a svolgere perfettamente il compito che è loro giornalmente affidato, anche se hanno studiato lo spagnolo all’università, anche se hanno soggiornato in Spagna o un Sud America per un lungo periodo. Saper parlare italiano e spagnolo non significa, infatti, essere un traduttore italiano-spagnolo o spagnolo-italiano. Quando un testo è pronto per essere usato commercialmente, un’azienda deve essere sicura di poterlo far tradurre in spagnolo a un professionista madrelingua. Certo, la ricerca del traduttore giusto, qualificato, d’esperienza potrebbe essere svolta dal personale dell’azienda, ma anche questo è un lavoro che richiede qualifica, esperienza, professionalità, tutte caratteristiche di Traduzioni Media. Qui sotto ti dimostriamo come poter migliorare il tuo prodotto di traduzione grazie al nostro aiuto.

 

Indice

Che cos’è Traduzioni Media

Chi fa parte di Traduzioni Media

Costi delle traduzioni in spagnolo

Come richiedere un preventivo di traduzione italiano-spagnolo

Perché non usare traduttori automatici italiano-spagnolo

Italiano e spagnolo, somiglianze e differenze

Per maggiori informazioni

 

 

Che cos’è Traduzioni Media

 

Cominciamo dal principio. L’idea di Traduzioni Media è venuta al titolare Francesco Bolognesi agli inizi degli anni 2000 quando viveva e lavorava a Londra. Affascinato dalla multietnicità della capitale inglese, si è presto appassionato all’aspetto comunicativo culturale e linguistico che un ambiente così variegato rende evidente. Dopo anni di studi e di gavetta, l’agenzia nasce in Italia nel 2007 con l’intento di rendere la comunicazione interlinguistica business to business e business to consumer professionale, efficace, di qualità. Passato un primo periodo nel quale si è concentrata sul mercato italiano, Traduzioni Media ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione prima in Europa, poi in Sud America e infine globalmente grazie all’aiuto di Nicola Giannini, consulente con larghissima esperienza nel settore legale, poi diventato contitolare dell’agenzia. Adesso Traduzioni Media opera in tutto il mondo e una delle lingue certamente più tradotte per i propri clienti è lo spagnolo. Per due motivi: primo perché è la seconda lingua più parlata al mondo, poi perché ci sono paesi in cui è fondamentalmente la prima lingua commerciale dato che l’inglese è conosciuto oppure usato poco e male.

 

Chi fa parte di Traduzioni Media

 

Adesso Traduzioni Media ha traduttori spagnoli di altissima qualità residenti in tutto il mondo, non solo in Italia o in Spagna. La qualità dei traduttori è accertata attraverso un metodo infallibile grazie al quale entrano a far parte del team di consulenza linguistica spagnola soltanto madrelingua che hanno alle proprie spalle anni di studio ed esperienza.

In cosa consiste il nostro metodo di selezione?

Come prima cosa analizziamo uno ad uno i curricula dei traduttori spagnoli. C’interessa collaborare soprattutto con traduttori che si sono laureati in università che hanno un corso di studi specificamente dedicato a Interpreti e Traduttori, come l’Università degli Studi di Trieste in Italia o l’Universidad de Granada in Spagna. Non è sufficiente aver studiato lo spagnolo in una qualsiasi facoltà di lingue. I corsi universitari dove si studia una lingua straniera con l’obiettivo di formare traduttori e interpreti hanno un approccio diverso rispetto alle generiche facoltà di lingue. Un laureato in lingua spagnola in una qualsiasi facoltà di lingue straniere non ha le competenze tecniche, pratiche e anche caratteriali per affrontare sin da subito ed efficacemente il mondo delle traduzioni.

La laurea in Interpretariato e Traduzione è tuttavia un requisito necessario ma non sufficiente perché un traduttore spagnolo possa entrare a far parte del nostro gruppo. Quello che ci interessa è di poter collaborare con professionisti che hanno almeno 5 anni di esperienza continuativa e full-time in traduzioni italiano-spagnolo o spagnolo-italiano. Per essere sicuri che le informazioni riportate nei curricula dei traduttori siano veritiere, chiediamo referenze e contattiamo i precedenti datori di lavoro per accertarci del loro livello di gradimento.

Un'altra importante informazione, che cerchiamo nei curricula dei candidati traduttori in spagnolo, è quella che si riferisce al livello della conoscenza della lingua a partire dalla quale viene fatta la traduzione. In Italia, così come in Europa, il livello di competenza di chi studia una lingua straniera europea è misurabile attraverso il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Questo sistema ha individuato 6 livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e 3 livelli intermedi (A2+, B1+, B2+) dove A1 è quello base di un principiante, mentre C2 è quello di massima conoscenza. Ci sono enti riconosciuti che rilasciano certificati ufficiali nei quali è riportato il livello di conoscenza raggiunto. Ovviamente noi di Traduzioni Media collaboriamo solo con traduttori spagnoli che abbiano un livello di conoscenza C2 dell’italiano – nel caso facciano traduzioni italiano-spagnolo – oppure un C2 in inglese – nel caso facciano traduzioni inglese-spagnolo –. Con lo stesso criterio selezioniamo traduttori italiani o inglesi che facciano rispettivamente traduzioni spagnolo-italiano o spagnolo-inglese: il loro livello di conoscenza dello spagnolo deve essere il C2.

Quando siamo soddisfatti dei primi 3 passaggi – titolo di studio universitario per interpreti e traduttori in spagnolo, esperienza lavorativa presso clienti aziendali o altre agenzie di traduzione, massimo livello di competenza linguistica secondo il quadro QCER – mettiamo in un archivio elettronico i curricula ricevuti e ritenuti idonei in base ai settori di specializzazione del traduttore spagnolo. È possibile, infatti, che un traduttore abbia sviluppato, nel corso della sua carriera, una predilezione e una conoscenza più approfondita nelle traduzioni commerciali anziché in quelle di carattere turistico, oppure che sia versatile sia nelle traduzioni tecniche sia in quelle marketing. Grazie a questo metodo di classificazione, in oltre 10 anni abbiamo creato un archivio elettronico di considerevoli dimensioni, molto facile da consultare. Possiamo, infatti, ricercare il traduttore giusto in base alla sua lingua madre, al titolo di studio, all’esperienza professionale, al livello di conoscenza linguistica.

Ci sono tuttavia altri 2 passaggi fondamentali prima che un traduttore spagnolo entri a far parte in pianta stabile della nostra squadra. Ecco quali sono.

Immaginate di essere un nostro cliente. Ci contattate perché vorreste affidarci la traduzione in spagnolo di un manuale tecnico. Attraverso il nostro database interno possiamo efficacemente trovare un buon numero di traduttori che, sulla carta, hanno tutte le caratteristiche necessarie: esperienza di studi, competenza lavorativa, ottime referenze, conoscenza certificata della lingua. Sulla carta, appunto, si tratta di scelte adeguate. Tuttavia, come possiamo essere certi che “nella pratica” riusciranno davvero a produrre delle ottime traduzioni in spagnolo?

Quello che facciamo in questi casi, in altre parole quando vogliamo decidere se iniziare una nuova collaborazione, è richiedere un test di traduzione dall’italiano allo spagnolo (oppure dall’inglese allo spagnolo, ecc.) ai traduttori selezionati. Il testo per la valutazione è solitamente un estratto – 1 o 2 pagine – del documento che il cliente ci ha richiesto di tradurre. Quando i traduttori potenziali ci hanno restituito il test tradotto in spagnolo, lo facciamo analizzare e valutare da traduttori di comprovata esperienza, cioè traduttori che hanno già superato in passato il nostro processo selettivo e che collaborano con noi da molti anni con completa soddisfazione dei nostri clienti.

Le revisioni dei nostri collaboratori mettono in evidenza tutti i punti di forza – o di debolezza – delle prove consegnate dai nuovi candidati e ci permettono di dire quali dei nuovi potenziali traduttori in spagnolo sono perfettamente adeguati alla richiesta del cliente. Una volta scelto il traduttore migliore, poniamo le basi per una collaborazione continuativa, affidiamo ufficialmente la traduzione e, una volta terminata, la facciamo revisionare da uno dei nostri collaboratori di fiducia. Se il risultato è ottimo e se la qualità della traduzione in spagnolo non diminuisce nemmeno dopo altre traduzioni, allora il nuovo traduttore entra a far parte della nostra squadra in pianta stabile.

 

Costi delle traduzioni in spagnolo

 

Il costo di una traduzione è determinato da diversi fattori ma, per meglio capirli, è necessario fare una premessa.

Bisogna tener presente che oggi, a differenza di quando internet non esisteva e non era pertanto possibile commissionare e ricevere traduzioni con la rapidità di adesso, quasi tutte le agenzie non hanno traduttori in house, nemmeno per le lingue più diffuse come lo spagnolo. Le agenzie di traduzione non assumono traduttori dando loro uno stipendio perché questo non è più sostenibile a differenza di trent’anni fa. Perché?

Innanzitutto ci sono troppe agenzie e troppi traduttori, poi la tecnologia a disposizione rende non necessaria la presenza in ufficio di un dipendente, infine le commesse da parte di aziende e privati sono aumentate considerevolmente. La maggior parte delle agenzie, se vuole sopravvivere nel frenetico mercato globalizzato, deve far fronte a richieste di traduzione multilingue, garantendo traduzioni di qualità e consegne rapide.

Per meglio capire, immaginiamo questo scenario: un’agenzia ha, tra i vari dipendenti, anche un traduttore madrelingua spagnolo. Ora, può tranquillamente succedere che tre o più clienti, nello stesso giorno, facciano richiesta di traduzioni in quella lingua per un totale di 100.000 parole (circa 400 pagine); l’agenzia, tramite il proprio traduttore spagnolo, potrà terminare le tre traduzioni in circa 50 giorni, un tempo di attesa chiaramente non accettabile per i clienti, particolarmente per quello che riceverà la terza ed ultima traduzione in spagnolo. In una situazione del genere ci vorrebbero tre traduttori spagnoli, ognuno dei quali si possa dedicare a un singolo progetto e, quindi, garantire ai clienti una consegna molto più rapida. Per ottenere consegne così veloci, l’agenzia dovrebbe assumere almeno tre traduttori madrelingua spagnoli. In quest’altra situazione, però, si potrebbe verificare il caso contrario a quello appena illustrato: poche richieste di traduzione in spagnolo, tali da non permettere all’agenzia lo stipendio di tre dipendenti.

Il fatto è che è impossibile prevedere il numero di traduzioni che saranno richieste nel corso di un anno per ogni singola lingua. Se un’agenzia volesse avere le spalle coperte, dovrebbe stipendiare almeno 4-5 traduttori madrelingua per ciascuna delle maggiori combinazioni linguistiche, quindi anche per italiano-spagnolo o per spagnolo-italiano. Tuttavia questo è chiaramente irrealizzabile: l’agenzia fallirebbe nel giro di un mese.

Qualcuno potrebbe obiettare che basterebbe avere un solo traduttore spagnolo cui affidare i lavori principali e dare il resto delle traduzioni a professionisti freelance. Neanche in questo caso, tuttavia, sarebbe possibile garantire uno stipendio dignitoso al traduttore e mantenere un margine di guadagno accettabile per l’agenzia. Perché ciò avvenga, l’agenzia dovrebbe avere un flusso costante di richieste di traduzione in spagnolo, cosa che, come detto, non è prevedibile per nessuna lingua.

Queste difficoltà sono soprattutto determinate dal fatto che il mercato delle traduzioni è molto inflazionato: ci sono troppe agenzie, ci sono troppi traduttori e, come se non bastasse, (quasi) tutti i clienti pretendono consegne rapide a prezzi stracciati.

È pertanto chiaro il motivo per il quale le agenzie collaborano esclusivamente con traduttori freelance. Oltre che avere sempre a disposizione traduttori professionisti in tutte le lingue – purché sia usato un sistema di selezione efficace come il nostro – sono notevolmente abbattuti i costi fissi dell’agenzia dovuti al mantenimento di un rapporto azienda-dipendente.

Stando così le cose in base a questa lunga e doverosa premessa, il discorso che concerne i prezzi delle traduzioni si complica un po’. Non avendo traduttori stipendiati, le agenzie non possono stabilire a priori un tariffario fisso. Dovendosi di volta in volta affidare a traduttori diversi, il prezzo per il cliente finale è in parte determinato dalla tariffa del singolo traduttore. Il traduttore Manuel, che vive a Madrid, potrebbe avere una tariffa più alta di quella di Carla, che vive a Malaga. Ognuno dei traduttori spagnoli con i quali l’agenzia collabora può avere tariffe differenti. Questa variabilità in teoria non permetterebbe all’agenzia di fissare un prezzo a parola valevole per ogni circostanza.

Ci sono, però, due fattori da tener presenti e che spiegano come questo ostacolo può essere superato. Primo, la collaborazione tra agenzie e traduttori è vantaggiosa per entrambi e, principalmente per i traduttori che, grazie a una collaborazione continua possono avere molto più lavoro che se dovessero cercare clienti aziendali solo con le proprie forze. Secondo, un’agenzia di esperienza conosce il ventaglio di tariffe a parola che il mercato offre per ognuna delle principali combinazioni linguistiche. Avendo a mente questi due punti, un’agenzia può proporre a ogni suo nuovo collaboratore, ad esempio per le combinazioni italiano-spagnolo e spagnolo-italiano, una tariffa a parola ragionevole in quanto nella media rispetto a quello che offre il mercato. Se un’agenzia riesce ad iniziare rapporti di collaborazione basati su una tariffa base riconosciuta da tutti i collaboratori, diventa allora possibile offrire al cliente finale un tariffario di riferimento “indicativo”. Nel nostro caso, ad esempio, le traduzioni italiano-spagnolo e spagnolo italiano hanno il costo base di €0,09/parola.

Abbiamo virgolettato il termine “indicativo” perché, come abbiamo scritto all’inizio di questo capitolo, ci sono più fattori a determinare il prezzo finale di una traduzione. Uno di questi l’abbiamo appena spiegato: la tariffa base stipulata tra un’agenzia di traduzione e i suoi collaboratori freelance.

Quali sono gli altri fattori? Il primo, e più importante, è la tipologia di traduzione richiesta, il secondo è il formato di origine e di destinazione della traduzione, il terzo sono i tempi di consegna. Spieghiamo nel dettaglio queste variabili.

Ci sono molti tipi di traduzione possibili, ognuno dei quali è caratterizzato dal contenuto del documento. Ci sono ovvie differenze tra un testo destinato a un sito web che descrive i servizi offerti da un resort turistico e quello di un manuale tecnico che serve a spiegare il funzionamento di un apparecchio elettromedicale.

Il primo tipo di scritto deve avere una qualità estetica accattivante e deve invogliare il lettore a visitare il luogo pubblicizzato, facendolo sognare e immaginare colori, suoni, odori e ancora pace, riposo, attività fisica all’aria aperta, o tutto ciò che un individuo si aspetta da una vacanza. Si tratta di un tipo di comunicazione creativa attraverso la quale il traduttore deve essere in grado non tanto di tradurre letteralmente il testo, quanto piuttosto di capire in profondità le qualità della località turistica e trasmetterle nella forma adeguata alla sensibilità della potenziale clientela del resort.

Un manuale tecnico, invece, presenta sempre uno stile di scrittura più freddo e diretto. Deve permettere al lettore di capire le istruzioni in esso contenute in modo chiaro, senza fronzoli. Non c’è posto per abbellimenti stilistici o tergiversazioni letterarie. È necessaria un’ottima conoscenza della materia trattata, soprattutto per quanto concerne la terminologia tecnica.

Nonostante l’importanza e le difficoltà intrinseche di entrambi i testi, succede spesso che i documenti tecnici, come il secondo qui menzionato, richiedano un tempo superiore per essere tradotti, a parità di lunghezza del testo. Il traduttore di un manuale tecnico, soprattutto se molto lungo, deve sempre usare il termine adatto a ogni singola parola chiave e, soprattutto, deve mantenere uniformità linguistica in tutta la traduzione. Se, a pagina 5 di un ipotetico manuale, il traduttore spagnolo traduce il termine “smuffolatura” con “sacar de mufla”, sarà allora opportuno che usi lo stesso termine spagnolo per tutte le altre occorrenze del corrispettivo italiano, anche se la stessa parola potrebbe essere tradotta con “desmoldeo”.

Questa precisione terminologica non è invece richiesta in un testo turistico, dove un altro ipotetico traduttore spagnolo dovrebbe anzi preoccuparsi di fare il contrario, cioè cercare di non ripetere sempre le stesse parole ma, per quanto possibile e consentito dal documento, usare sinonimi o modi di dire differenti ma adatti al contesto. Questo modo di procedere è soprattutto importante quando il testo originale non è stato scritto molto bene. Nell’ipotesi che, nel testo per il sito web del resort turistico, la parola “magnifico” sia usata troppo spesso, allora il traduttore spagnolo può e deve usare non solo il corrispondente primario nella sua lingua (“precioso”), ma anche sinonimi quali ad esempio “maravilloso”, “fantástico”, “espectacular”.

Il modo di procedere nelle due traduzioni in spagnolo prese in esame, quella tecnica e quella turistica, è tanto diverso quanto importante ma, di solito, a parità di lunghezza, una traduzione tecnica richiede più tempo per essere portata a termine. Per questo motivo, mediamente, le traduzioni tecniche hanno un costo superiore a quelle turistiche. Lo stesso tipo di analisi e ragionamento può essere fatto per tutti quei tipi di testi che richiedono una conoscenza minuziosa della materia trattata. Un traduttore spagnolo, se deve tradurre un contratto commerciale tra un’azienda italiana e una spagnola sua cliente, deve conoscere a fondo la terminologia legale in uso nei due paesi, cogliere le differenze, riportare nel testo spagnolo l’esatto significato espresso e voluto nel documento legale originariamente redatto in italiano. Tutto ciò non può essere fatti da chi, seppur con esperienza e bravura, fino ad allora ha solo tradotto testi di tipo turistico, pubblicitario o anche più impegnativi (tecnico medico, tecnico manualistico, ecc.) ma non ha nessuna esperienza nel legale.

Spieghiamo ora perché il formato di origine e di destinazione della traduzione sono importanti nel determinare il prezzo finale di una traduzione. La situazione ideale per un traduttore, o per l’agenzia con la quale collabora, è quella di dover tradurre un documento in formato Word editabile. Questo innanzitutto perché il formato Microsoft Word è il programma di videoscrittura universalmente più usato e non esiste un singolo traduttore “professionista” che non ne faccia legalmente uso. In secondo luogo perché il fatto di poter essere modificato a piacimento (testo editabile) non richiede l’apertura di un secondo documento sul quale scrivere la traduzione. Il traduttore spagnolo può aprire il documento che gli ha inviato l’agenzia italiana e cominciare a tradurre il contenuto nel file stesso. Nella maggior parte dei casi, a meno che non sia esplicitamente richiesto dal committente, il testo della traduzione spagnola va a sostituire quello della versione italiana; il traduttore deve fare attenzione a mantenere la formattazione originale del testo: font utilizzate, spaziatura tra i paragrafi, parole in grassetto, ecc. Il risultato finale, da un punto di vista puramente visivo, deve essere pertanto uguale a quello del documento di partenza; l’unica cosa a cambiare è il contenuto, ovvero la lingua con la quale è stato scritto. Tutto ciò è facilmente e velocemente realizzabile se il documento è stato redatto in Word Doc.

Può succedere che il committente italiano – l’agenzia o il cliente finale – chieda al traduttore spagnolo di scrivere la traduzione senza cancellare l’originale, ad esempio mettendo le due versioni in due colonne (a sinistra lo spagnolo, a destra l’italiano) oppure facendo seguire ogni paragrafo italiano dalla sua traduzione in spagnolo. Anche in questi due casi, se il file d’origine è un Word Doc, il traduttore non perderà tempo a fare ciò che gli è stato richiesto. Microsoft Word è un software di videoscrittura avanzato che permette ogni tipo di manipolazione in modo rapido ed efficace, purché lo si sappia usare.

Il discorso si fa più complicato quando il formato di origine e quello di consegna sono diversi. Possono sorgere difficoltà tecniche che rallentano la traduzione e, di conseguenza, lievitano il prezzo finale. Vediamo perché.

Se il cliente italiano consegna al traduttore spagnolo il testo in formato Pdf (Portable Document Format) poiché non ha l’originale scritto in altro formato, ma vuole una consegna della traduzione in Word Doc, il traduttore dovrà fare una o più operazioni che allungheranno i tempi di consegna e, di conseguenza, aumenteranno la sua tariffa a parola. Un traduttore basa la sua tariffa sul tempo necessario a tradurre una cartella di lavoro (una pagina che corrisponde a circa 250 parole) in formato Word Doc che, come abbiamo visto, non presenta difficoltà tecniche relative alla lettura o alla scrittura di una traduzione. Se la stessa lunghezza di testo (le nostre 250 parole), a causa del formato d’origine richiede un tempo superiore a essere tradotta e trascritta nel formato di consegna, allora il traduttore aumenterà la sua tariffa a parola. Così facendo riuscirà a dare lo stesso valore a ogni ora lavorativa. La stessa cosa succede in ogni ambito lavorativo: se un carrozziere deve mettere a nuovo la fiancata di una macchina incidentata, ci metterà di più se questa è severamente battuta oppure solo leggermente graffiata. L’unità di misura è una (la fiancata di una macchina), il tempo di riparazione e il costo sono diversi.

Nell’ipotesi che il documento in Pdf sia una semplice conversione di un originale in Word Doc editabile, allora il traduttore può velocemente fare una riconversione in Word, perdendo pochissimo tempo. Ci sono software gratuiti o poco costosi che permettono di fare questa operazione facilmente. In queste situazioni il traduttore può o non può aumentare la tariffa. Tutto dipende dalla lunghezza del testo originale perché, anche se la riconversione in Word è facile e veloce, il traduttore deve comunque sempre far riferimento al testo originale (un errore tecnico di conversione è pur sempre possibile). Se stiamo parlando di due, cinque o dieci pagine, allora il confronto tra originale Pdf e conversione in Doc è relativamente rapido. Un testo turistico di 5 pagine Pdf, da tradurre in spagnolo, è facilmente e velocemente confrontabile con la sua conversione in Doc ed è probabile che il traduttore non aumenterà la sua tariffa a parola. Se, invece, il cambiamento di formato è relativo a 250 pagine di contratto italiano-spagnolo, allora è chiaro che il traduttore dovrà minuziosamente controllare che le due versioni corrispondano perfettamente, termine per termine. In questo caso, il traduttore potrebbe o aumentare la sua tariffa a parola oppure aggiungere in fattura una voce separata per l’operazione fatta in base al tempo impiegato.

Più complicato è il caso di un Pdf che sia una scansione digitale di un documento originale cartaceo. In questo caso non basta un semplice software per la conversione tra formati. È necessario un programma più avanzato (e più costoso) che permetta anche il riconoscimento OCR (Optical character recognition). Le scansioni, infatti, non sono documenti editabili; il teso al loro interno, non modificabile a piacimento, si presenta come delle immagini. Per fare sì che il documento immagine diventi editabile è necessario che venga elaborato attraverso un software OCR che convertirà ogni singola parola immagine in una parola editabile. Questo procedimento è molto utile perché consente al traduttore di poter lavorare all’interno del documento così modificato. Senza questo metodo il traduttore potrebbe fare solo una delle due seguenti cose: (1) stampare il documento originale e tenerlo sulla scrivania e scrivere la traduzione su un nuovo documento Word Doc; (2) aprire sullo schermo del computer, uno a fianco dell’altro, il documento originale non editabile e un nuovo documento Word Doc. In entrambi i casi, tuttavia, la traduzione procederebbe molto meno spedita per vari motivi: gli occhi del traduttore dovrebbe continuamente spostarsi da un documento all’altro, non sarebbe possibile cercare rapidamente il significato di un termine in glossari o dizionari online, non sarebbe possibile analizzare il documento originale tramite un software CAT Tool, ecc.

La conversione OCR permette dunque di velocizzare la traduzione di un documento fotocopia, tuttavia il traduttore deve fare molta attenzione e controllare che la conversione sia avvenuta correttamente, così come abbiamo visto nel caso di un Pdf normale trasformato in Doc. Nelle conversioni OCR, tuttavia, il rischio che alcune parole siano storpiate è maggiore che in una semplice conversione Pdf-Doc. Soprattutto se la scansione non è di qualità, se le parole sono sgranate, se la fotocopia originale presenta macchie che oscurano il testo, allora la possibilità di qualche errore aumenta. Certo non vorremmo che la frase spagnola “la pelota es tonda” (la palla è tonda) malauguratamente si trasformi in “la paleta es sonda” (la cazzuola è una sonda). Quindi, anche se la conversione OCR è utilissima a un traduttore spagnolo-italiano o italiano-spagnolo perché velocizza di un buon 75% la traduzione di una scansione/fotocopia, un professionista madrelingua deve comunque fare un confronto accurato tra originale in spagnolo e conversione OCR spagnola per evitare di tradurre fischi per fiaschi o pelotas per paletas!

Ecco infine l’ultimo fattore importante per stabilire il costo finale di una traduzione, in spagnolo o in qualsiasi altra lingua: i tempi di consegna. Volenti o nolenti, al ritmo frenetico della nostra società globalizzata, la rapidità è diventata una qualità intrinseca e imprescindibile di ogni servizio offerto. Il mondo delle traduzioni non sfugge a questa regola, anzi nella maggior parte dei casi i clienti “pretendono” consegne rapide anche di testi molto lunghi, forse senza rendersi conto di quanto sia difficile il lavoro di un traduttore.

È necessaria una premessa. Come ogni qualsiasi altro lavoratore, anche un traduttore da italiano a spagnolo, da spagnolo a italiano o di qualsiasi altra combinazione linguistica, per svolgere efficacemente il suo compito ha bisogno di adeguati periodi di riposo. L’orario lavorativo di un traduttore è di circa 8 ore, 4 la mattina e 4 il pomeriggio. Lavorare più di 8 ore al giorno comporta quasi sempre un abbassamento della qualità del servizio offerto. Ne consegue che se un lavoro di traduzione richiede 24 ore, il cliente non può pretendere una consegna del lavoro in 1 giorno lavorativo.

I modi per velocizzare una traduzione sono sostanzialmente 4. I primi tre non portano mai ad un risultato soddisfacente, il quarto sì ma si presenta solo in determinate occasioni.

Il primo metodo consiste semplicemente nel fare una traduzione rapida, trascurando i dettagli e senza effettuare una revisione. Si tratterebbe di una bozza di traduzione e, come tale, imperfetta. Se il cliente ha bisogno di una traduzione professionale, questo metodo va escluso. Il secondo metodo comporta l’affidamento di una traduzione a due o più traduttori contemporaneamente: ognuno di loro lavorerà su una parte del testo e i risultati parziali verranno messi assieme per la consegna finale. Anche questo espediente non è consigliabile poiché ogni traduttore ha il suo stile e potrebbe utilizzare una terminologia differente da quella adottata dai suoi colleghi. Se un cliente vuole una traduzione di qualità in cui siano mantenute sempre uniformità di stile e di terminologia, questa tecnica di collage va evitata. Il terzo sistema, ancora più inefficace e dannoso degli altri due, consiste nel far fare il lavoro sporco ad un traduttore automatico, per poi correggere grammaticalmente il testo risultante. Il risultato così ottenuto è di qualità talmente scadente e spesso ridicola che non vogliamo dilungare a descriverlo in questa circostanza.

Resta un quarto metodo, questa volta efficace, che tuttavia non si presenta in tutte le situazioni, ma solo in quelle in cui la traduzione richiede molti giorni lavorativi distribuiti in più di una settimana. In queste situazioni, se da la sua disponibilità, il traduttore può usare anche il fine settimana per lavorare sulla traduzione italiano-spagnolo, spagnolo-italiano, ecc. permettendo di accorciare i tempi di consegna. Ovviamente, dovendo sacrificare il suo tempo libero, il traduttore richiederà una tariffa oraria superiore per i due giorni di straordinario. Così una traduzione italiano vs spagnolo o spagnolo vs italiano andrebbe a costare €0,09/parola per gli orari di lavoro dedicati al progetto dal lunedì al venerdì, mentre per il tempo usato nel fine settimana il costo potrebbe essere di €0,10/parola o più a seconda del traduttore.

 

Come richiedere un preventivo di traduzione italiano-spagnolo

 

Richiedere un preventivo per la traduzione italiano-spagnolo o spagnolo italiano del vostro documento è molto semplice. Nella barra menù del nostro sito internet, qualsiasi pagina stiate consultando, troverete il pulsante Preventivo Gratuito. Cliccandolo, aprirete una form che vi guiderà nella compilazione dei dati richiesti. In alternativa, se non siete amanti dei moduli online, potrete fare richiesta di preventivo tramite una e-mail. In questo caso ricordatevi sempre di allegare il documento o i documenti da tradurre, di specificare in che lingua o lingue lo vorreste tradotto (spagnolo, inglese, tedesco…) e di darci tutte le informazioni possibili riguardo al testo, utili a stilare un preventivo: ad esempio se va tradotto solo in parte, se esiste un glossario di riferimento, se avete una memoria di traduzione della versione precedente, ecc.

Ricordate, inoltre, che il formato del testo da tradurre incide non solo sui tempi di traduzione, come spiegato precedentemente, ma anche su quelli necessari ad elaborare un preventivo. Siamo sempre molto rapidi nel presentare i preventivi di traduzione ai nostri clienti, ma è molto più facile e veloce farlo con un testo spagnolo redatto in Word Doc piuttosto che con un testo spagnolo in Pdf ottenuto scansionando materiale cartaceo.

 

Perché non usare traduttori automatici italiano-spagnolo

 

Abbiamo più sopra manifestato la nostra ferma convinzione che le traduzioni automatiche non siano affatto efficaci, ma che anzi vadano sempre evitate. Il motivo è semplice. I traduttori automatici, per quanto possano essere sofisticati e migliorabili i logaritmi in base ai quali lavorano, non potranno mai eguagliare la bravura e la creatività di un traduttore in carne ed ossa. Le traduzioni in spagnolo o in qualsiasi altra lingua sono a tutti gli effetti delle opere d’arte, dei lavori creativi. Tradurre non significa sostituire termini di una lingua con termini di un’altra, oppure frasi di una lingua con frasi di un’altra. Non è un’operazione meccanica di tipo matematico, programmabile. Ad ogni parola, frase, paragrafo, capitolo un traduttore reale deve fare un’operazione di supervisione creativa che amalgama e rende efficace il risultato finale in base ad obiettivi che cambiano di traduzione in traduzione, di testo in testo. Un traduttore automatico non è in grado di effettuare questa operazione creativa, anzi nella maggior parte dei casi peggiora il contenuto del testo originale, rendendolo sterile, ambiguo, incomprensibile o addirittura ridicolo.

 

Italiano e spagnolo, somiglianze e differenze.


L’italiano e lo spagnolo sono forse tra le lingue più simili tra loro, soprattutto da un punto di vista lessicale, con una somiglianza dell’80% (4 parole su 5 sono simili, se non uguali). Questa forte affinità porta spesso a fare degli errori che, sia a livello scritto sia parlato, possono essere causa d’incomprensioni, malintesi o addirittura di divergenze insanabili. L'errore più grande è proprio quello di sottovalutare le sottili differenze tra i due idiomi e convincersi che saper parlare italiano vuol dire automaticamente essere in grado di parlare e/o scrivere anche in spagnolo e viceversa.

Le principali differenze tra l’italiano e lo spagnolo
La forte somiglianza lessicale tra l’italiano e lo spagnolo non è da intendersi come un’intercambiabilità tra le due lingue.
Per esempio, una fondamentale differenza che un traduttore deve saper riconoscere è quella tra “estar” e “ser”, in quanto in italiano entrambi i verbi si traducono con “essere”. Eppure l’uso dell’uno o dell’altro può cambiare completamente il significato di una frase in spagnolo. Di fatto, “ser” si usa per indicare uno stato permanente, mentre “estar” indica una condizione transitoria. Perciò, prima di optare per l'uso di uno o dell'altro, il traduttore incaricato del progetto deve eseguire un'analisi logica della frase di partenza in italiano per scegliere l’alternativa corretta nella lingua di arrivo.

Un’altra differenza importante tra le due lingue riguarda la costruzione dei tempi composti dei verbi riflessivi. Se, infatti, in italiano usiamo come ausiliare il verbo essere, esattamente come nel francese, in spagnolo si usa il verbo avere, ovvero “haber”. Quindi se a Roma diciamo “io sono andato al Colosseo”, a Madrid diremo “yo he ido al Museo del Prado”.

Una grossa difficoltà che può incontrare un traduttore specializzato in traduzioni dall’italiano allo spagnolo riguarda sicuramente la regola degli accenti. Tutte le parole presentano un accento, facilmente identificabile attraverso la pronuncia delle stesse. Quando scriviamo, però, non sempre è obbligatorio segnarlo graficamente. Esistono appunto delle regole che indicano come e quando usare gli accenti grafici e, in spagnolo, queste sono notevolmente complicate, tanto che spesso anche i nativi di lingua spagnola fanno difficoltà ad applicarle. In spagnolo l’uso dell’accento grafico dipende dalla quantità delle sillabe, dall’ultima lettera che compone la parola, dall'esistenza di un’altra parola omofona (“que” e “qué”, “porque” e “porqué”), ecc… e, se applicato in modo scorretto, potrebbe cambiare il significato della frase.

I vantaggi per un traduttore italiano-spagnolo
Le differenze sopra citate possono rappresentare dei veri e propri rompicapo per un traduttore che lavora con due lingue all’apparenza così simili, ma sostanzialmente diverse. Da un altro lato però bisogna far presente il fatto che alcune somiglianze tra l’italiano e lo spagnolo spesso risparmiano forti mal di testa ai traduttori italiano-spagnolo. Per esempio, queste due lingue presentano una certa somiglianza nella complessità sintattico-grammaticale dei verbi. Infatti, in spagnolo come in italiano, i verbi si coniugano indicando il genere, il numero e la persona, oltre che il modo e il tempo. Quest’aspetto della lingua spagnola può rappresentare un grande ostacolo per chi deve lavorare con lingue molto diverse, ma è sicuramente un vantaggio per un traduttore italiano-spagnolo, che sarà anzi facilitato nel processo di traduzione.

Questi piccoli esempi, che descrivono solo la punta dell’iceberg nell’ambito delle somiglianze tra queste due lingue “cugine”, dimostrano come, a prescindere dalla vicinanza e somiglianza linguistica, un traduttore deve essere sempre preparato e avere una conoscenza approfondita non solo della lingua di partenza, ma anche della sua lingua madre. Un traduttore professionista, infatti, deve essere abile a comprendere il significato generale del testo in italiano, al fine di presentare il contenuto in spagnolo con il significato originario mantenuto intatto.

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