Italiano Cinese / Cinese Italiano

Il cinese, come primo idioma, nelle sue molte varianti dialettali, è la lingua più parlata al mondo.

Il Cinese Standard, detto anche Mandarino Standard, la variante più diffusa e conosciuta, è lingua ufficiale nella Cina continentale, a Singapore e a Taiwan. Data la presenza di molte comunità di cinesi in tutti i continenti, oltre che in Asia, nel suo complesso ci sono circa 1,1 miliardi di parlanti di cui 908,7 milioni sono madrelingua.

Il cinese può essere scritto in due modi: con caratteri tradizionali o semplificati. Questi ultimi sono stati ufficialmente introdotti alla metà del secolo scorso per promuovere l’alfabetizzazione. Il cinese semplificato è prevalentemente usato nella Cina continentale, mentre il tradizionale è quello usato a Hong Kong, Macao e Taiwan oltre che nelle comunità di cinesi emigrati all’estero prima della riforma linguistica.

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Traduttore Italiano Cinese

La difficoltà del cinese

La lingua cinese è estremamente differente da quelle occidentali, come l’inglese o l’italiano; la professione di un traduttore nella combinazione italiano-cinese è pertanto molto più complessa e difficile di quanto si possa immaginare. Il cinese ha una struttura completamente differente da quella delle lingue alfabetiche.

I caratteri, infatti, possono essere considerati uno sviluppo dei geroglifici, per cui non si ha una combinazione di 21, 26 o più lettere, ma un insieme di segni che esprimono dei significati. In generale, inoltre, non esiste una relazione stretta, diretta e assoluta tra i caratteri cinesi e la loro pronuncia. Imparare il cinese e poterlo tradurre bene, quindi, implica un impegno di lunga durata. Secondo le statistiche, i caratteri cinesi comunemente usati sono circa 3500; il loro apprendimento richiede un lungo processo di memorizzazione, fatto di ripetizioni e abitudini, oltre che d’immaginazione. Solo questo lascia intuire come 2 o 3 anni di studio del cinese non siano sufficienti a un madrelingua cinese per poter ambire a diventare un traduttore professionale.

La grammatica cinese è molto diversa da quella italiana o inglese. Non esistono, ad esempio, genere maschile e femminile e non c’è concordanza dei verbi. Per cambiare il significato di un’espressione, un traduttore non deve modificare la scrittura dei singoli caratteri cinesi, ma solo aggiungerne altri.

In cinese esistono le forme del singolare e del plurale, ma questo non significa che nome o verbo debbano mutare nel passaggio dal singolare al plurale; un traduttore madrelingua cinese affida il compito di cambiare la forma ai quantificatori che seguono l'articolo. Ad esempio, “una persona” si traduce con “一个人“, ma “un gruppo di persone” si traduce con “一群人”, dove “一”(uno/una) e “人”(persona) restano uguali anche nella seconda frase, mentre a variare è solo il carattere mediano, cioè il quantificatore sopra accennato. Inoltre, nomi diversi usano diversi quantificatori: si può usare “个” per “人”(persona), ma si deve usare “只” per “猫”(gatto); si può usare “群” per “人” (persone), ma si deve usare “å †” per “苹果”(mele).

In cinese, il cambio di tempo non si riflette nel verbo. Di solito, un traduttore italiano-cinese può aggiungere un carattere o una parola “espressiva” per rappresentare il tempo. “了” dopo un verbo, ad esempio, è un carattere comune per rappresentare il tempo passato. In alcuni casi speciali, però, la frase che lo contiene può non essere riferita ad alcun tempo in particolare: ad esempio, “太漂亮了” significa “che bella”; “了” in questa frase è solo un’interiezione e non esprime alcun significato temporale. Si può quindi dire, per concludere, che il cinese non è un linguaggio rigoroso come l’italiano, ma rappresenta una forma di comunicazione più sfuggente, in linea con la filosofia tradizionale cinese “the Doctrine of the Mean”.

Quanto detto non è assolutamente esaustivo come descrizione della lingua cinese ma può essere utile a far capire quanto sia difficile un lavoro di traduzione e localizzazione dall’italiano al cinese. Per ottenere un servizio di traduzione perfetto è dunque assolutamente necessario che il traduttore sia madrelingua cinese, per garantire precisione grammaticale e di significato.